Vienna: cosa fare in un weekend
Due giorni a Vienna
Come imparare in sole 48 ore a odiare la principessa Sissi e a ballare il valzer viennese!
Se dovessi descrivere Vienna con un solo aggettivo, sceglierei: principesca.
In tutti i nostri giri non avevamo mai esplorato una città così principesca e il nostro sogno è stato accompagnato da musicisti di strada che, in ogni angolo della città, suonavano valzer di ogni tipo con il violino.
Se vi state chiedendo se, almeno per una volta, abbiamo evitato di fare i pagliaccetti in giro per il mondo la risposta, più che ovvia, è: NO.
Abbiamo ballato un valzer al centro strada, con 45° all’ombra e il Castello di Schönbrunn a farci da scenografia.
Aprite il cuore viaggiatori in questo post c’è tanta di quella meraviglia da perderci la testa!
Alla fine troverete anche un piccolo regalino 🙂 un pdf da scaricare gratuitamente con i consigli “pratici” su mezzi, biglietti cumulativi e ristoranti per organizzare tutto al meglio.
Non è stato facile selezionare cosa vedere in così pochi giorni e neanche reggere il nostro programma in una Vienna ARDENTE, ma abbiamo potuto contare su un ufficio del turismo che ha fatto di tutto per darci una mano.
Ed ecco la classifica delle sette cose che non potete assolutamente perdere nel vostro weekend a Vienna (no, l’ordine non è assolutamente casuale).
1. Hofburg Palace e Sissi Museum
Simbolo di Vienna per eccellenza, meraviglia delle meraviglie, non esiste neanche un angolino di questo palazzo da fiaba che non meriti di essere ammirato.
Un’audioguida ci ha fatti entrare in punta di piedi nella vita di corte dal Museo dell’argenteria.
Dopo qualche minuto a bocca aperta non avrete scelta: sarete completamente rapiti dalle immagini delle cene a corte, dai colori e dallo sfarzo indescrivibile esposto in ogni singola stanza.
Alla fine di questo giro penserete di avere un’idea molto chiara di quanta ricchezza abbia vissuto in queste mura, e invece il bello deve ancora venire!
La seconda parte della visita potrebbe sconvolgere la vostra vita (matrimoniale e non).
Il museo di Sissi è stata ‘na tragggggedia!
Raum „Mythos Sisi“ (Wiener Hofburg, Sisi Museum) © Schloß Schönbrunn Kultur- und Betriebsges.m.b.H. – Edgar Knaack
Dunque, signori miei, sta Sissi non è proprio come c’è l’avevano raccontata.
Viziatissima, libera oltre ogni limite e non curante dell’amore di quel poraccio che l’ha resa ricca e le pagava tutti viaggi.
Un omino maltrattato sto Francesco Giuseppe I, lui la voleva giovane e bella, mica ingestibile.
Letti in stanze separate, vite a distanza, richieste ufficiali per entrare nelle stanze della moglie.
Insomma, Pasquale l’ha ricoperta di parolacce.
Le mie povere orecchie hanno avuto pace solo dopo la spiegazione del suo assassinio.
Dal mio punto di vista: il Museo è una meraviglia, è strutturato benissimo ed è un’introduzione necessaria per la visita degli appartamenti reali.
Femministe e maschilisti, però, dovrebbero avere strade separate per la visita.
Proporremo una raccolta firme!
Per quanto riguarda gli appartamenti, all’interno non è possibile scattare foto e, vi dirò, un po’ mi ha fatto piacere!
Non dover pensare a telefono, go pro, fotocamera & co. ci ha permesso di godere a pieno di tutta la bellezza in cui abbiamo passeggiato nel nostro percorso durato poco più di tre ore.
Le tre foto in questo paragrafo ci sono state inviate dall’ufficio stampa del castello, per permetterci di pubblicarle in questo post.
Wohn- und Schlafzimmer von Kaiserin Elisabeth (Wiener Hofburg, Kaiserappartements) © Schloß Schönbrunn Kultur- und Betriebsges.m.b.H. – Edgar Knaack
Konferenzzimmer (Wiener Hofburg, Kaiserappartements)/ © Schloß Schönbrunn Kultur- und Betriebsges.m.b.H. – Julius Silver
2. La Sacher del Sacher
Lo so, vorreste tanto sapere se vale la pena di spendere 8 euro per un pezzo di torta.
Ma lo state chiedendo a una che, se il cameriere fosse stato un po’ più lento, si sarebbe mangiata anche la sua mano.
La Sacher è la mia torta preferita e per me quel pomeriggio è stato un regalo fantastico!
Se decidete anche voi di raggiungere il famosissimo hotel Sacher per mangiare l’originale Sacher di Vienna, la fermata metro più vicina è “Karlsplatz”.
3. Il Belvedere
45° gradi. C’erano 45° quando siamo arrivati al Belvedere.
In sostanza, l’unico asciutto era Kappatigremme e io e Pasquale lasciavamo la scia come lumachine.
Questo e il tempo che stringeva sono stati gli unici motivi per cui siamo riusciti a visitare solo la parte alta del Belvedere, anche se ci è davvero dispiaciuto da morire.
I palazzi sono meravigliosi, come tutti gli edifici visitabili di questa Vienna incantata.
La parte bassa ospita mostre temporanee e trovate tutte le informazioni su cosa c’è in base al periodo sul sito ufficiale.
La parte alta è la più famosa perchè ospita alcuni tra i quadri più famosi di Klimt come “Il bacio” e “Giuditta”.
Mi ha colpito la rappresentazione del bacio in braille, un’idea che ho trovato davvero meravigliosa e che sarebbe da scopiazzare in tutti i musei!
4. Il Castello di Schonbrunn
Apriti cielo. La residenza estiva di quella gran donna di Sissi.
Ancora lei.
Scherzi a parte, si tratta di uno dei palazzi barocchi più belli d’Europa e ho ancora negli occhi tutti quei colori, affreschi, arazzi, carta da parati dipinta a mano e tanto, tantissimo oro.
Una full immersion in una vita da famiglia reale, da ogni palazzo si esce sempre un po’ più col petto e il naso all’insù, io l’ho chiamato: l’effetto Vienna.
5. Il Duomo di Santo Stefano
Il Duomo di Santo Stefano è uno dei simboli di Vienna e con i suoi 107 metri di lunghezza costituisce il monumento gotico più importante dell’Austria.
Il suo tetto colorato ci ha ricordato un pò Zagabria e l’interno è davvero mozzafiato, vi consigliamo, però, di fare molta attenzione agli orari in cui è possibile accedere alle visite delle catacombe e delle torri!
Noi purtroppo non siamo proprio riusciti ad arrivare in tempo nonostante ci siamo tornati entrambi i giorni; trovate sul sito ufficiale gli orari e i prezzi:
Duomo di Santo Stefano
6. Grinzing
La zona di Grinzing ci ha permesso di scoprire un’altra Vienna.
Nelle casette basse di questo quartiere un po’ fuori mano vivevano i viticoltori, la sua caratteristica principale è, infatti, la grande varietà di vini con cui potrete accompagnare deliziosi piatti tipici.
Non è una zona molto economica e noi ci siamo arrivati parecchio tardi quindi non c’era movimento, abbiamo però cenato in un posticino incantato illuminato solo con lucine e candele e bevuto ottimo vino.
Per raggiungere il quartiere Grinzing, dalla fermata “Universitat” della linea metro U2, abbiamo preso il tram 38 in direzione Grinzing. La fermata del tram è proprio davanti alle scale con cui si esce dalla metro, quindi è semplicissima da trovare.
7. Il Prater
Le attrazioni del Prater non sono “normalmente” adrenaliniche.
Non si tratta di giostre in cui farsela addosso per 30 secondi e non pensarci più.
Pasquale rideva e io ho rischiato l’infarto, giusto per darvi un po’ un’idea del mostro su cui mi ha convinta a salire vi lascio un link al video sul nostro canale: Black Mamba Prater Vienna.
Ci sarebbe anche un altro video in cui, visibilmente provata, bestemmio in tutte le lingue che conosco ma preferisco tenerlo per noi!!
I biglietti delle attrazioni si aggirano tutti intorno ai 5 euro quindi, prima di fare il biglietto cumulativo, vi conviene fare un giretto e guardare quante avete il tempo e la voglia di provarne.
Sul sito ufficiale del Prater trovate informazioni aggiornate su costi e orari.
Sorpresa!!
Come promesso, vi lasciamo un piccolo regalino da scaricare con le risposte alle tre domande che tutti ci avete posto per organizzare il vostro weekend perfetto.
Consigli pratici per un Weekend a Vienna
Ringraziamo infinitamente i press Offices del castello di Schonbrunn e del Belvedere e il Vienna Tourist Board per averci accompagnato e sostenuto in questa bellissima avventura!
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