Sognando a Montmartre
C’ho messo un pò a trovare il sottofondo giusto per scrivere questo post e, se volete leggerlo come io lo scrivo, la musica adatta è questa qui.
Dunque: siamo tornati a Parigi.
Immaginate gente di corsa, aria gelida e una nebbiolina in cui spicca il Moulin Rouge.
Ai suoi piedi aspettiamo Luca, coi nasi rossi e completamente ignari del sogno che ci aspetta.
Luca arriva e con un tablet in mano ci mostra una foto di una Montmartre di campi, vigne, mulini e tanta povertà:
“Adesso proviamo un attimo a cancellare tutta questa gente, tutti questi palazzi…e partiamo dall’inizio”
Le sue foto ocra e le sue parole accompagnano il nostro cammino sognante tra le vie più segrete di questo quartiere.
Ci accompagnano fino al punto di non farci più sapere che anno è e come siamo arrivati lì.
Tra le tappe di questa passeggiata sospesi tra sogno e realtà:
Il Moulin Rouge
Abbiamo riso delle stranezze di Toulouse-Lautrec e della sua fantasia.
Delle sue sbronze con la ballerina diventata prima la donna più famosa di Parigi, e poi la più povera.
Scoperto che, forse, proprio durante una di quelle sbronze Toulouse-Lautrec ha inventato il can-can.
Sorriso per l’amore delle prostitute per quest’uomo così elegante ed educato.
La casa di Vincent
Persa nei racconti dei tormenti del mio amato Van Gogh, ho osservato così a lungo la sua finestra da intravedere tra le persiane chiuse i suoi occhi, la sua barba, i suoi colori.
Con la foto del suo quadro sotto il naso, abbiamo potuto guardare dal vivo uno dei suoi panorami e la magia dei suoi colori ha reso tutto più vivo.
Guardiamo bene il quadro poi il panorama e…i suoi vortici, i suoi colori, sono lì a dare forma ad una meravigliosa Parigi ai nostri piedi.
Le moulin de la Galette
Salutato Vincent continuiamo a salire e dal nulla appare un mulino enorme.
Un mulino.
A Montmartre!
Luca sorride dei nostri visi increduli.
Dopo averci raccontato mille aneddoti su quel meraviglioso incanto, ci svela che proprio ai piedi di quel mulino è stato dipinto uno dei quadri più famosi al mondo.
E che proprio quel quadro – si dice – sia caduto per le scalette del quartiere un sacco di volte mentre lo portavano su per dipingere en plein air.
E’ bastato riguardare il quadro ed erano tutti lì…Renoir, sua moglie, sua figlia, i suoi amici, quella cameriera così maliziosa che, poi, avrebbe fatto carriera.
Au lapin Agile
Continuiamo a passeggiare e pian piano si uniscono a noi Picasso e Modigliani, troppo presi a litigare per degnarci di uno sguardo.
Li seguiamo in una locanda che mille volte ha ascoltato le loro discussioni e accolto i loro quadri.
Ridiamo di mostre improvvisate e di colpi di scena degni di artisti un po’ matti e un po’ esiliati in una Montmartre che ormai ci ha già rubato il cuore.
Non vi racconterò come siamo arrivati in cima, quante altre storie si sono unite alla nostra e quanto questa sia stata un’esperienza indimenticabile.
La serata si è conclusa con una cena a lume di candela in piazzetta, innamorati a guardare fuori e immaginare Picasso seduto su uno sgabello con quadri dal valore inestimabile ai suoi piedi.
Quest’esperienza magica non sarebbe mai stata possibile se non avessimo cercato esperienze insolite su internet e sfruttato l’accurata selezione di Musement.
Ma, soprattutto, non sarebbe stata possibile senza Luca di Napoleone tours, il nostro cantastorie!
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