Pest: luci, denaro e funamboli
Pest: luci, denaro e funamboli
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Gionata dedicata a Pest (la parte “nuova” della città),
ecco cosa abbiamo (e non abbiamo) visto:
1. Vaci utca
E’ una lunghissima via pedonale che attraversa Pest e si divide in due parti, una nuova e una vecchia, la prima inizia a Vörösmarty tér e finisce nel punto in cui interseca il ponte Elisabetta.
In piazza Vörösmarty tér troverete l’Hard rock cafè e la Pasticceria Gerbaud.
Passeggiando sulla via non perdete il Kurtoskalacs (o kurtos kalaks) è un dolce tipico alla cannella e la foto mostra senza alcun dubbio che: SI. Mi è piaciuto!!! 😀 😀
Suggerimento: se trovate la torta Dobos assaggiatela (è un dolce tipico della città) e fateci sapere com’è 🙂 ma se mangiate quella della Pasticceria Gerbaud, vi preghiamo, non lamentatevi del fatto che avete pagato una fetta di torta 11 euro (piazza centrale+pasticceria antichissima=se mangi ti cerchi ‘na mazzata, ovvio no?)
Suggerimento 2: i souvenirs costano meno nel mercato coperto alla fine della via, quindi conviene comprarli lì 😉
2. Vásárcsarnok
E’ il mercato generale di Pest, un mercato coperto che si trova alla fine di Vaci utca, all’altezza del ponte della libertà.
I souvenirs sono molto più convenienti e, nonostante il caos, merita una bella passeggiatina al suo interno 🙂
Noi ne abbiamo approfittato per mangiare l’ennesima schifezza, ovviamente non abbiamo idea di cosa sia!! 😀
3. Ponte della libertà
Accanto al mercato c’è il Ponte della libertà e la tradizione vuole che lo si attraversi a piedi esprimendo un desiderio,
noi l’abbiamo attraversato anche con la Ciccions (era giusto ne esprimesse uno anche lei!)
4. Cittadella e monumento della Libertà
Siamo riusciti ad avere il tempo per visitare la Cittadella solo perchè eravamo con la Ciccions (per fortuna!!!)
il panorama è meraviglioso e il monumento imponente e pieno di luce…esattamente come ciò che rappresenta!! 🙂
5. Museo del terrore
Ci ha parecchio deluso, se avete poco tempo a Budapest fareste bene a saltarlo a piè pari.
Ci sono moltissimi video ma tutti in ungherese, ci sono rimasti solo una montagna di fogli in inglese da leggere e un bel ricordo: la sensazione di poter toccare un pezzo del muro di Berlino che è esposto all’esterno.
Un altro simbolo della libertà che ha vinto sull’orrore.
6. Santo Stefano e la Sinagoga
Santo Stefano è stupenda, all’interno è esposta una mano del santo che non si è decomposta nonostante gli anni… ritagliate un pochino di tempo per farci un salto!
Budapest ospita anche la Sinagoga più grande del mondo (seconda solo a quella di New York), a noi non piace pagare biglietti per entrare in Chiesa per cui abbiamo solo visitato il giardino esterno.
In quel giardino, oltre ad un cimitero, su una ex fossa comune è stato costruito l’Albero della vita, un albero con foglie argentate su ognuna delle quali è inciso il nome di un ebreo vittima dell’orrore.
Con i soldi del biglietto abbiam preso un birra. Ecco. L’ho detto!! 😀
7. Il Szimplakert
Dulcis in fundooooooo…. i meravigliosi romkocsma!!(foto orribili per la scarsa luce)
A Pest non può mancare un serata in un pub in rovine, noi abbiamo scelto il Szimplakert!
I pub in rovine sono vecchi capannoni riempiti di roba vecchia, rotta, usata o riciclata da giovani designer…
Spero al più presto di trovarne un altro…c’è un’atmosfera meravigliosa, ottima birra e carne e panini di qualità!!
Potrete passare una serata seduti su una sedia da parrucchiere o da dentista, in un auto rotta, in una stanza piena di schermi di pc malfunzionanti o su una panca creata con degli sci….
UNICO!!!
Il nostro secondo giorno a Budapest è finito così…e non volevamo più andar via!!
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4 comments to “Pest: luci, denaro e funamboli”
WOW CHE MERAVIGLIA ho viaggiato con te…
grazie anna!!!è il vero senso di tutti questi racconti!!