New York: se chiudi gli occhi, cosa vedi?
Ciò che più amiamo del viaggiare è poter chiudere gli occhi mentre siamo a lavoro, passeggiamo o facciamo la spesa e, in un attimo, essere incredibilmente dall’altra parte del mondo.
A volte basta un profumo, un rumore o anche solo la voglia di staccare un pò.
Noi viaggiatori siamo sempre un pò altrove e questo è ciò che noi vediamo quando chiudiamo gli occhi e la nostra New York è ancora lì.
L’arrivo a Times Square
Siamo arrivati a Times Square e in Italia era notte fonda, l’adrenalina aiuta sempre all’arrivo (almeno fino a quando non ti siedi ad aspettare la metro per rientrare in albergo).
Siamo arrivati con “Empire State of Mind” di Jay feat. Alicia Keys nelle orecchie perchè io, questo momento, l’avevo sempre sognato così.
Con quella musica siamo arrivati in cima alle scalette rosse e solo lì abbiamo capito che c’eravamo davvero.
New York era davvero nostra.
Il tramonto sullo skyline
Non si può andare a New York e perdere quest’emozione incredibile.
Abbiamo attraversato il ponte di Brooklyn e, seduti sulla riva, abbiamo aspettato che il sole lasciasse spazio alle mille luci della città.
Pasquale avrà scattato 500 fotografie, io avrò detto “Non ci credo, sono qui” circa un milione di volte.
Un sospiro dopo l’altro, abbiamo completamente perso la testa per lei.
Le mie scale
La casa di Carrie è stata una delle prime tappe fissate nel nostro programma!
Pasquale ormai conosce le puntate meglio di me ed è pazientemente rimasto lì con me a scattare foto per tutto il tempo.
Non esiste nessuno che, arrivato a New York, non abbia una “Casa di Carrie” da raggiungere. Sono stati ambientati più film qui che alla Casa Bianca!
NdR Di getto ho scritto “qui”. Stavo per correggerlo ma lo lascio lì, perchè ho chiuso gli occhi. E c’ero ancora. <3
Lady Liberty
La guardi avvicinarsi e pensi a quanta speranza c’è stata, negli anni, in tutti gli occhi che l’hanno vista sempre più vicina.
Poi arrivi e c’è un chioschetto, sull’isola di Lady Liberty, che fa la limonata più buona del mondo!
Come quasi tutti (dati i 43 gradi) siamo arrivati ai piedi della Statua della Libertà con il bicchierone di limonata in mano e il naso per aria.
Già la Statua di per sé è una visione incredibile, poi aggiungeteci che basta voltarsi per sentire un colpone al cuore.
Manhattan tutta lì, come se potesse stare in una mano.
Il tetto del mondo
Ho pensato a Willy Wonka.
Mentre un ascensore ci sparava all’ottantaseiesimo piano dell’Empire io ero Charlie, con gli occhi che brillavano.
L’emozione di New York dall’alto non si può descrivere, è stata assolutamente una delle viste più incredibili della mia vita.
E vabbè, ho piagnucolato, ma tanto lo sappiamo che ho la lacrima facile!
Nonostante le immagini siano stupende, vedere dal vivo tutte quelle luci lo è molto di più.
La sensazione di essere a casa
Lo scrivono TUTTI ma finchè non lo vivi non ci credi.
E’ impossibile camminare per le strade di New York e non sentirsi a casa, o comunque in un posto già vissuto mille volte.
Sarà per i film, per tutte le serie che ci fanno sognare la City da sempre o semplicemente per l’incredibile ospitalità dei newyorkesi.
Abbiamo anche noi passeggiato senza sentirci stranieri, biciclettato in Central Park, fatto acquisti da Tiffany e amato follemente Bryant Park.
Come fossimo lì da sempre.
New York, New York…è una scommessa d’amore,
tu chiamami e ti vestirò come una stella di Broadway
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