Ultima fermata: Patrasso

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Dopo questi mille gironzoli e dopo l’ennesimo traghetto,
ci siamo diretti a Patrasso, città che ci ha lasciato poco ma quel poco..vale il viaggio!!!
Del suo castello resta poco a causa di diversi terremoti,
è una città molto commerciale e la sera le viuzze si riempiono di gente
ma ciò che davvero, davvero NON SI PUò PERDERE: l’Achaia Clauss!!!
Cantina Antichissima…siamo andati lì solo per visitarla e usciti con otto bottiglie di vino 😀
povera ciccions!!!era già stracarica!!!!

Ah!! Dimenticavo la chiesa di sant’Andrea, la più grande chiesa ortodossa dei balcani!!
  

A Patrasso i nostri due compagni di viaggio ci hanno abbandonati, proseguiremo da soli..
con la ciccions che ogni tanto minaccia di non partire più, ma poi fa un respiro e riparte…
Sulla strada tra Patrasso e Igoumentisa, abbiamo passato il Rio Antirio,
mega ponte american style degno di nota, e poi fatto una sosta nel monastero della santa metamorfosi.
E’ un posto di ritiro spirituale un pò sopra le righe in cui un monaco ci ha detto che l’Italia andrà sempre peggio,
parlava di economia in italiano molto meglio di quanto avrei saputo fare io.

monastero della santa metamorfosi

Arrivati a Igoumenitsa abbiamo riposato e atteso il traghetto, un altro sogno era giunto al termine
con la Ciccions stracarica e il cuore pieno di blu.
Si torna a casa: LA NOSTRA!!!!!

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